Futuro Anteriore – Oilrobots – eroi con macchia. Dipinti a olio ispirati alla grande tradizione pittorica del verismo e della Macchia toscana. Fabrizio Spadini, pittore contemporaneo emergente, crea una sintesi tra i personaggi e le icone della cinematografia per ragazzi, in particolare delle serie animate giapponesi degli anni 70 e 80, interpretandone i contenuti in chiave pittorica tradizionale, portandoli all’interno della grande tradizione pittorica del XIX secolo.
Somiglia molto a lui questo aspetto della sua pittura. Fabrizio è un uomo molto attento, con un codice morale molto ferreo che prevede il rispetto del suo prossimo, la non invadenza, la scelta di affermarsi senza imporsi, con la forza dei suoi soli contenuti, senza fare ricorso alle urla, mai così di moda come nei tempi che viviamo.
Fabrizio Spadini espone alla Galleria Medina Art Gallery di Roma dal 7 al 21 Aprile 2021
[…]”Il segreto di questo successo non risiede, però, unicamente nel lasciapassare offerto dal citazionismo. E’ accompagnato da una forma di umiltà molto sobria che colloca questi Colossi, come lui stesso li definisce, in una posizione di secondo piano rispetto alla grande dimensione storica della pittura, come se loro stessi fossero consci del fatto che stanno entrando in un mondo nuovo che deve accoglierli un po’ la volta, che si deve abituare a loro, nel quale è necessario entrare in punta di piedi, senza la minima prepotenza, mai protagonisti assoluti del quadro che, per il momento si limita ad ospitarli, accompagnarli per mano nell’Olimpo della pittura. Così in alcune opere, semplicemente, li intravedi, attraverso fitte nebbie su di una collina piena di mulini a vento: “il viaggio del cavaliere” o attraverso la bruma di un tramonto “ovest”. In altri ancora, compaiono lontani all’orizzonte, come il miraggio che coglie di sorpresa un Alpino ed il suo mulo, in cima alle fredde vette delle montagne innevate: “passaggio”. In altre ancora, osservano i veri protagonisti del quadro timidamente, consci di dover attendere il loro momento, silenziosamente, rispettosamente: “la casa sul mare”. Somiglia molto a lui questo aspetto della sua pittura. Fabrizio è un uomo molto attento, con un codice morale molto ferreo che prevede il rispetto del suo prossimo, la non invadenza, la scelta di affermarsi senza imporsi, con la forza dei suoi soli contenuti, senza fare ricorso alle urla, mai così di moda come nei tempi che viviamo.”
Alessio Calestani
«Nel campo mezzo grigio e mezzo nero
resta un aratro senza buoi, che pare
dimenticato, tra il vapor leggero.
E cadenzato dalla gora viene
lo sciabordare delle lavandare
con tonfi spessi e lunghe cantilene:
Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese!
quando partisti, come son rimasta!
come l’aratro in mezzo alla maggese.»
G. Pascoli